È l’artigianato italiano il cuore del made in Italy. Dall’agroalimentare al digitale, di filiera in filiera, gli artigiani sono capaci di realizzare e dare vita ai progetti, di dare impulso all’innovazione, di fare rete, di spingere la crescita economica. Perché l’artigianato ha un cuore, e come il cuore irrora i territori con una rete capillare di competenze. Tiene in vita e in salute la passione del fatto bene, lo spirito dell’impresa e dell’intrapresa, la creatività che arricchisce la qualità della vita, dà forma e contenuti a nuovi stili, a nuovi comportamenti, a nuovi e più promettenti comodità, funzionalità e abitudini. Anche questa mostra è un esempio di artigianato, nella forma dell’allestimento e nella scelta dei materiali assemblati e riutilizzabili.
La mostra è stata inaugurata martedì 14 maggio a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle imprese e del Made in Italy, promossa da Fondazione Symbola, Confartigianato, CNA e Casartigiani. Oltre al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, hanno partecipato all'evento Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Marco Granelli, presidente Confartigianato; Dario Costantini, presidente CNA; e Mauro Sangalli vice presidente Casartigiani. Pensata per rendere visibile l’importanza dell’artigianato italiano per la nostra economia, ma anche per la nostra qualità della vita, attraverso 22 tavole la mostra restituisce una foto aggiornata in numeri dell’artigianato e della sua capacità di legare tradizione manifatturiera, innovazione, sostenibilità, territorio e comunità, contribuendo ad un’economia più a misura d’uomo e per questo più coesiva e competitiva.